News

Il Gazzettino

Il Gazzettino
BELLUNO - Oltre alla cordata di imprenditori con capofila la nota azienda

IL CASO
BELLUNO Oltre alla cordata di imprenditori con capofila la nota azienda farmaceutica Unifarco e alcuni operatori del Colle, si è fatta avanti per l'acquisizione degli impianti anche un altra cordata. La conferma arriva da Flavio Dal Farra, titolare di una nota azienda del castionese e, soprattutto, negli anni 90 il presidente del Consorzio degli operatori del Colle. «Qualche tempo fa afferma con schiettezza - avevo chiamato il dottor Piero Casagrande (liquidatore dell'Alpe, insieme a Maurizio Curti Ndr) per rappresentargli un interesse da parte mia agli impianti che erano stati messi in liquidazione. L'ultima telefonata l'ho fatta pochi giorni fa e mi è stato risposto che, per il momento, l'Alpe del Nevegàl è già avanti con la trattativa con un altro soggetto. Ho chiesto di conoscere, in particolare, cosa veniva venduto per fare le mie valutazioni», ma non c'è stato un seguito.

CORSA CONTRO IL TEMPO
Insomma, buone notizie per la stagione entrante, che sembra abbia discrete possibilità per garantire un'apertura, almeno a ranghi ridotti degli impianti. Certo, il tempo corre e le manutenzioni esigono giornate di lavoro. Se la pandemia non interromperà i buoni auspici della riapertura degli impianti, a Natale potremmo vedere la Coca illuminata. Flavio Dal Farra, in questi anni di difficoltà, forte della sua esperienza lunga otto anni, non si è mai «permesso di dire o commentare nulla, conoscendo bene cosa significa gestire un comprensorio come quello del Nevegàl. Adesso, però, avrei valutato volentieri di acquistarli, una volta saputo cosa c'era in vendita ovviamente. Avevo fatto il mio programma, che non era quello di confluire all'interno della cordata di cui si parla sui giornali». Parteciperà alla gara del Comune, una volta che avrà acquisito gli impianti? «Vedremo come si evolverà la questione fa sapere Flavio Dal Farra -, io ho le radici in Nevegàl, ho due figlie che sono maestre di sci (una di queste è la consigliera comunale Erika Dal Farra ), ho sempre fatto l'allenatore per molti anni. Dopo tutto questo gran parlare degli impianti mi volevo interessare per rilevarli, eventualmente, ma volevo capire di che cosa si parla prima».

L'ILLUMINAZIONE
Per anni Flavio Dal Farra ha gestito il Consorzio degli operatori, erano i tempi si completava l'intervento dell'illuminazione della Coca Bassa (progetto seguito inizialmente dall'assessore Giancarlo Ingrosso e poi da Fabio Rufus Bristot) e realizzato con la Nis (Nuovi impianti sportivi). Venne raggiunto anche l'obiettivo programmatico per addurre l'acqua in Nevegal con un'opera che, attraverso delle stazioni di pompaggio, portano l'acqua dalle falde della Piave alla vasca di Col dei Pez. Con quell'intervento si risolveva, da una parte l'annosa questione dell'approvvigionamento idrico di tipo civile (spesso nel periodo estivo c'era il problema dei rubinetti secchi), dall'altra si garantiva con un buon numero di litri al secondo la possibilità di avere un bacino dove stoccare l'acqua con quantità di rilievo e sufficiente a garantire l'innevamento programmato dei primi giorni.

CORSI E RICORSI STORICI
Erano tempi, quelli, in cui per risolvere una situazione fallimentare con la Sis il Nevegàl era stato preso per mano ed accompagnato per tornare ad essere un comprensorio appetibile. Ora, invece, dopo mesi di incertezze l'Alpe, il Comune e chi vorrà investire sul Colle intende avviare una seconda o terza vita del Nevegàl.

Federica Fant - Il Gazzettino

Ritorna alle news