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Rilancio del Nevegal, consiglieri divisi

IL FUTURO DEL COLLE
BELLUNO L'impegno formale degli atti di indirizzo solleva gli animi degli operatori e degli appassionati dello sci, ma è purtroppo la situazione legata alla pandemia a scoraggiare anche i più ottimisti. Alessandro Molin, direttore della scuola di sci del Nevegàl commenta positivamente la delibera che riconosce «l'elevato valore sportivo, turistico e sociale dell'area del Nevegàl e dei suoi impianti sciistici, nonché il suo potenziale economico per l'intero territorio comunale» e impegna «il sindaco e la giunta comunale ad individuare il percorso politico e amministrativo finalizzato all'acquisizione degli impianti di risalita da parte del Comune, subordinata all'affidamento della gestione ad un soggetto terzo». Come operatori «non possiamo che dire che è un bel passo da parte del comune. Era quello che si era chiesto. I segnali sono più che positivi, in termini di prospettive per la stagione sciistica (le cui premesse promettono belle nevicate Ndr), ma il problema più grosso chiude Molin - è l'emergenza sanitaria. L'ultimo Dpcm ha bloccato le gite fino a gennaio», e questo non è un grande incoraggiamento per le attività legate al mondo dello sci. Dal Circolo del Partito democratico castionese è il referente per il Colle, Quinto Piol, ad affidare un messaggio sui social: «Questa notizia doveva arrivare almeno, almeno un anno fa per rendere felici e fiduciosi. In ogni caso, la speranza è l'ultima a morire (commovente l'impegno degli operatori che nei giorni scorsi hanno ripulito le piste: Coca, Campo scuola e raccordo). Forza tutti insieme, se c'è sincerità negli gli impegni assunti e la volontà manifestata da tutti, ce la possiamo fare, almeno per evitare il peggio».

LA POLITICA
La minoranza di Palazzo Rosso è, da un lato soddisfatta, dall'altro spera in ulteriori specifiche all'interno della delibera. Un atto che, da solo, offre garanzie, a chi potrebbe utilizzare gli impianti già da dicembre. Ma i tempi stringono, ci sono le manutenzioni da fare, la parte burocratica da sistemare. Per il Patto Belluno Dolomiti è Francesco Pingitore a prendere la parola, benché non fosse presente alla conferenza dei capigruppo. «Qualcosa si muove, noi come capigruppo siamo stati collaborativi e quindi siamo fiduciosi. Sono stati ormai scritti fiumi di parole sul rilancio del Colle, ora bisogna agire e basta. Aspettiamo la primavera». Paolo Gamba ha letto gli atti di indirizzo della delibera e preannuncia che sta preparando «modifiche non sostanziali. Questo documento è ciò che avevamo chiesto durante l'incontro con il sindaco fa notare il capogruppo di Belluno è di tutti, Paolo Gamba - . L'unica cosa che manca, sul deliberato, che a mio avviso è molto debole, è segnalare una data entro cui concludere l'acquisizione, così si dà una garanzia a chi si prende l'onere di aprire gli impianti». Il collega di Obiettivo Belluno, - Fratelli d'Italia, Raffaele Addamiano rincara: «a me sembra un po'aria fritta, ci sono richiami a cose già dette. La leggo, questa delibera, come una enunciazione di principio. Sono dei desiderata non vincolanti, che dovrebbero già essere nelle corde dell'amministrazione». Per la maggioranza il capogruppo di Belluno D+, Giangiacomo Nicolini si stupisce delle dichiarazioni dei colleghi di minoranza. «È un atto che dimostra un impegno del Comune a portare avanti ciò che abbiamo sempre detto, ovvero l'acquisizione degli impianti. Si comincia l'iter che porterà va a concludere Nicolini nel giro di sei mesi a concludere l'acquisizione».

Federica Fant - Il Gazzettino

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