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Seggiovia, la perizia è in Comune

IL FUTURO DEL COLLE

BELLUNO Nevegàl. Nei giorni scorsi è stata presentata dallo studio bolognese Paragon Business Advisors una bozza preliminare del piano economico-finanziario che è allo studio dell'Amministrazione. Lo fa sapere il Comune, che rassicura: «Per quanto riguarda la stagione invernale, al momento ci sono i tempi tecnici utili per l'indizione e l'aggiudicazione della gara a soggetti privati per la gestione degli impianti di risalita». Una notizia che fa ben sperare chi lavora e chi si attiva per il Colle.

LE CRITICHE
Non mancano però delle sottolineature da parte delle minoranze di Palazzo Rosso. A che punto è la programmazione per la stagione invernale? Se lo chiedeva, per l'appunto, Francesco Pingitore (Patto Belluno Dolomiti). Ma questo, per Pingitore, è solo uno dei tanti problemi della località di montagna del capoluogo. «Si fanno riunioni, sorgono nuove associazioni, tra cui quella di proprietari di case. Noto con dispiacere che più associazioni nascono e più la politica rimane inerte. E pensare che ai tempi della giunta Prade eravamo noi a fare le cose, non i privati», ricorda Pingitore pensando al progetto Abitare il Nevegàl e alle azioni di rilancio degli impianti, con il potenziamento delle strutture estive per bambini e ragazzi. «Se vedessimo almeno iniziare a fare le cose più semplici, come la sostituzione delle ringhiere o delle panchine. Dedicare delle bitumature alle strade del Colle, un cartello benvenuti in Nevegàl, invece non si assiste a nulla. Mancano decoro e manutenzioni, la segnaletica stradale». A livello turistico il consigliere del Patto si domanda come mai il Comune non abbia chiesto alla Provincia di anticipare a giugno, all'inizio della stagione, l'inaugurazione del balcone Unesco «e tralasciamo le promesse di rimettere in auge il parco fluviale di Lambioi», chiude Pingitore. Il collega di Obiettivo Belluno Fratelli d'Italia, Raffaele Addamiano ha stilato, nero su bianco, alcune riflessioni sul Nevegàl. «La seggiovia del Nevegal, nonostante i pubblici, recenti proclami del sindaco esordisce il consigliere, non è aperta nel pieno della stagione estiva. Questo è un danno di immagine per il comprensorio e un pregiudizio commerciale per gli operatori del Colle. Nel corso dell'ultimo anno da parte del sindaco e della maggioranza ci sono stati continui cambiamenti di opinione sulle strategie da intraprendere per il rilancio del Nevegal (Prima la New.co, poi l'affitto a Bellunum con una improvvisata modifica statutaria scritta a penna su un pizzino scarabocchiato). Questo ha determinato una situazione di assoluta incertezza sul futuro dell'area che è di per se un fattore negativo per la totale mancanza di prospettive gestionali affidabili a medio-lungo termine». Raffaele Addamiano sottolinea anche l'inopportunità «della querelle polemica ed esplicita sulla stampa tra Comune di Belluno e Alpe del Nevegal, cioè tra pubblico e privato. È l'antitesi della necessaria sinergia tra attori diversi per un obiettivo comune. Tale mancanza di coordinamento e di collaborazione è imputabile alla parte pubblica che deve, per sua natura e funzioni, svolgere un ruolo di regia politica».

Federica Fant - Il Gazzettino

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