News

Corriere delle Alpi

Corriere delle Alpi
L’associazione Proprietari «Il nostro Imu per il Colle»


La nuova realtà indica le priorità: dichiarare il Nevegal frazione e centro turistico e usare la metà delle imposte comunali per interventi in loco

Il Nevegal sia dichiarato “centro turistico”, diventi una frazione e il Comune destini la metà dell’Imu incassato dai proprietari delle seconde case del colle per interventi in loco. Una sorta di federalismo delle imposte municipali. Sono queste le proposte dell’associazione Proprietari Nevegal, realtà nata qualche mese fa che sabato si è riunita in assemblea al centro Le Torri per la prima volta dalla sua costituzione.

Il presidente pro tempore, Daniele Ciani, ha evidenziato che in breve tempo, nonostante le difficoltà operative dovute alla pandemia Covid, si è riusciti a raccogliere l’iscrizione di circa 150 associati. L’associazione ha anche un sito (www.associazioneproprietarinevegal.it) ed è stata avviata la procedura di accreditamento presso il Comune. L’associazione ha sede nel piazzale del Nevegal, ed è aperta tutto l’anno.

L’assemblea ha quindi nominato il nuovo consiglio direttivo, che rimarrà in carica per un biennio. Presidente è Daniele Ciani, titolare dell’agenzia immobiliare Valbelluna - Nevegal, il vice Adriano Trevisan, tesoriere è Roberto Sturaro. Sono stati eletti consiglieri Matteo Dotta di Vittorio Veneto, Rosetta Gheroni di Venezia, Marta Leandro di Treviso, Roberto Ministeri di Treviso, Fabio Tonon di San Donà di Piave e Remigio Villanova di Pieve di Soligo.

In assemblea sono emerse anche le linee guida programmatiche prioritarie da perseguire: innanzitutto che «tutti gli enti competenti (Comune, Provincia, Regione, Unione montana, ecc.) dichiarino, con proprio atto deliberativo, il Nevegal, per le sue notevoli peculiarità ambientali e potenzialità turistiche invernali ed estive, “Centro Turistico” e risorsa economica di pubblico interesse e di valenza comunale ed extra-comunale».

Ma l’associazione chiede anche che il Comune si impegni, «con idonei atti amministrativi, affinché almeno il 50% dell’Imu introitato annualmente dalle seconde case sul Colle del Nevegal sia reinvestito in loco al fine di valorizzare il centro turistico, ormai da tempo in progressivo declino, a cominciare dal rinnovamento degli impianti sciistici, dall’idoneo innevamento ed apertura di tutte le piste da sci oggi chiuse ed inutilizzate».

Infine l’associazione Proprietari chiede al Comune di adottare gli opportuni atti amministrativi affinché il Nevegal «sia dichiarato subito “frazione amministrativa comunale”, per migliorare la qualità dei servizi a favore dei residenti e dei turisti che nel corso del tempo hanno investito i loro risparmi dando così vita alla località turistica».

Ritorna alle news