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Nevegal, impianti alla Bellunum: l'Alpe dice sì, ma a denti stretti

L'EVENTO
BELLUNO - «E pur si muove!», direbbe Galileo. L'iter per il lago sul Nevegàl va avanti. Così come quello per la riqualificazione della rotonda. Le associazioni stanno dando contributi di ogni sorta, per esempio sono pronte 15 panchine pronte per essere posizionate. E si sta preparando un momento di incontro tra operatori e associazioni, aperto anche al pubblico. Sabato 27 giugno, infatti, davanti all'Infopoint, inaugurato dal Comune pochi giorni fa, sarà organizzato un momento di festa (aperto al pubblico) e di dialogo tra chi gestisce il punto informazioni e chi sul Colle lavora, vive e opera.

IL PROGETTO
Sul piano concreto, il 15 giugno è arrivata in municipio l'«offerta economica per la stesura del progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo alla realizzazione di un bacino artificiale in località Nevegàl». É stato interpellato Monplan Ingegneria a Fiera di Primiero. L'assessore ai lavori pubblici, Biagio Giannone anche assessore di riferimento per il progetto antispopolamento Ronce 2020 dell'associazione Belluno Alpina - inquadra la questione: «Come era stato riferito, durante uno degli incontri periodici con l'associazione, l'iter del lago è cominciato e siamo intenzionati a portarlo avanti. La proposta l'ho condivisa con la giunta». Giannone si riferisce al lago, ma anche alla strada silvo-pastorale, per la quale si cercano 630mila euro, che collegherà la località Grava a Valmorel, il percorso naturalistico del gallo di Begher e altre azioni più mirate all'antispopolamento.

LE ALTRE OPERE
«Tutte idee su cui stiamo lavorando con il gruppo di Belluno Alpina da diversi mesi e che ringrazio», spiega Giannone. Se il lago è alla fase embrionale, vanno avanti anche gli aspetti tecnici del restyling della rotatoria d'ingresso del Nevegàl, progetto dell'associazione Vivaio Dolomiti (che lunedì scorso si è riunita in assemblea). Il progetto è stato donato alla provincia di Belluno, competente sulla strada provinciale 31 all'ingresso del piazzale, «si parla di 10 mila euro, che comprendono anche la manutenzione della stessa per i prossimi cinque anni», fa sapere il presidente, Gianni Pastella. All'interno della rotonda si prevedono alcuni elementi identificativi della località. Il profilo stilizzato della catena Faverghera-Toront-Visentin sarà ricreato a contornare il nome Nevegàl. Verrà collocato in posizione di rilievo, assieme al simbolo del gallo cedrone, da cui il toponimo, e assieme ad arbusti autoctoni, come erica, rododendro e ginestra. Tre le insegne retroilluminate di località, in acciaio corten tagliato a laser, collocate su sei monoliti in pietra di Castellavazzo. Attorno alla torre faro centrale, si dipartiranno nove cavi a led sino alla base centrale dell'isola, per configurarsi come un albero stilizzato, simbolo di rinascita agli schianti provocati da Vaia, che hanno colpito duramente anche il Nevegàl. Il costo complessivo dell'opera varia tra i 60 e i 70mila euro, incide molto l'aspetto dell'illuminazione.

IL REGALO
Sono ancora a disposizione le quindici panchine in legno, costruite durante il lockdown da parte di alcuni componenti dell'associazione Nevegallika, che stanno aspettando che il comune dica loro dove posizionarle. Intanto la stagione estiva è partita, le attività di ristorazione e alberghiere stanno lavorando. L'unica incognita è quella del sole, ma al tempo non si comanda. Per organizzare al meglio la promozione, il 27 giugno, operatori e associazioni si troveranno davanti all'Infopoint (mantenendo le distanze anticontagio) per condividere con il Consorzio Prealpi (che ne gestisce l'attività) i bisogni e le necessità del luogo: va bene promuovere la Valbelluna, ma la richiesta è che il focus rimane il Nevegàl.

Federica Fant - Il Gazzettino

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