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Nevegal, impianti alla Bellunum: l'Alpe dice sì, ma a denti stretti

L’Alpe dice sì all’affitto degli impianti. La mail è arrivata giovedì sulla pec del Comune e contiene la risposta per l’immediato futuro del Colle. «È stata data, complessivamente, disponibilità – annuncia il sindaco, Jacopo Massaro -, ma sottolineando una serie di problematiche di tipo amministrativo e non solo da risolvere. Mi sembra di capire che non sono entusiasti, ma abbiamo intenzione di rassicurarli perchè ci sono tutte le intenzioni di agire al meglio». Insomma il via libera sebbene con paletti è stato dato. Ora si tratta “solo” di risolvere tutti i nodi burocratici e arrivare pronti all’appuntamento di agosto quando, secondo le previsioni del primo cittadino, gli impianti potrebbero tornare in funzione. Ma non tutti sono d’accordo.

L’OPPOSIZIONE
Paolo Gamba ripete «È una porcheria istituzionale!». Il capogruppo di “Belluno è di tutti” dopo il voto favorevole concesso con intento ironico alla proposta presentata dal sindaco di affidare la gestione della seggiovia del Nevegal a Bellunum, oggi si sbottona e sbotta. Perchè agosto è davvero troppo tardi. «Massaro è senza vergogna: manca assolutamente non dico un progetto, ma almeno un’idea per il Colle – dichiara -; in compenso lo si vede impegnatissimo nella politica con la “p” minuscola, messa in campo da un sindaco ormai evidentemente proiettato verso le elezioni regionali. Adesso salta fuori (che sorpresa!) che mancano i tempi tecnici e la seggiovia funzionerà, nelle migliori delle ipotesi, per il solo mese di agosto. Dopo questi otto anni di amministrazione Massaro, cosa è stato fatto per il Nevegal, a parte promesse a ripetizione? Dai 500mila euro che dovevano diventare 1milione, alla sbandierata Newco, data per cosa fatta. Al Comune di Belluno del Nevegal non interessa nulla, ormai è sotto gli occhi di tutti». «Operazione poco chiara, improvvisata, nemmeno accennata in commissione, non concordata con la proprietà, tardiva, questione dei parcheggi ambigua», commenta la consigliera Roberta Olivotto, dello stesso gruppo.

L'INVESTIMENTO
Certo è che per la gestione sono stati messi sul piatto 44mila euro tra i due immobili e il Comune, l'ha dichiarato ieri il sindaco, ha sudato per assicurare le risorse. «Eravamo convinti di pagare l'apertura con l'imposta di soggiorno ha dichiarato -, ma poi le cose sono andate come sappiamo tutti e abbiamo fatto i salti mortali per assicurare la copertura, ma è una sfida che possiamo dire di aver vinto». Consentirà di accogliere i turisti e i proprietari di seconde case fornendo a tutti informazioni sui sentieri e le attività in zona, lì si troverà materiale informativo sulle strutture ricettive presenti e sugli eventi in provincia.

LA MAGGIORANZA
Dal fronte opposto risponde il consigliere di maggioranza Pierenrico Lecis, che ribadisce la compattezza della maggioranza sulla questione. «Per me bisogna fare di tutto per aprire in agosto, ma dipende dalla collaborazione dell’Alpe – osserva -. Quando a fine maggio c’è stata la proposta di Massimo Slaviero di prendere in affitto gli impianti loro hanno risposto di no. Ci stiamo tutti dando da fare per trovare soluzioni e aprire, ma serve la collaborazione di tutte le parti. Se vale la pena aprirla in agosto? Assolutamente sì, tanto più considerando che la maggior parte del lavoro si concentra in quel mese».

Alessia Trentin - Il Gazzettino

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