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Associazione Proprietari Nevegal

Cristian Timpone:

IL PERSONAGGIO
Albe solitarie, lune che scompaiono nel silenzio del vento, da una parte la pianura trevigiana, dall'altra il solco biancastro del Piave che segna la Valbelluna: è bastata un'occhiata dalla cresta del Visentin a Cristian Timpone, 44 anni di San Severino Marche (Macerata) per innamorarsi del Nevegal e farne la sua nuova casa. Capitò qui per caso con un amico poco più di un anno fa, un amore a prima vista che gli ha fatto mollare tutto per trasferirsi qui armi, bagagli e i suoi due cani. «Questi monti mi danno un segno di protezione», sorride mentre le lenti specchiate dei suoi occhiali da sole riflettono il verde della pista da sci che dal piazzale sale a Col Faverghera. In un anno Cristian ha imparato a conoscere ogni sasso del Colle dei bellunesi; il suo record è di 7 salite al rifugio più alto in un giorno pedalando con la sua E-Bike. Di primo mattino da solo, quando i primi barlumi di luce diradano il buio sopra l'Alpago. Poi durante il giorno con gruppi di escursionisti che chiedono la sua guida per esplorare il Nevegal. «Ho seguito un corso per guide turistiche e lavoro al noleggio qui in piazzale -spiega Cristian- propongo vari itinerari a seconda delle richieste dei clienti, dall'escursione breve a quella di tutto il giorno, dipende...». Ma la bici non è la sola passione di Timpone che si definisce fotografo dilettante e che ama fermare il tempo in scatti mozzafiato sui paesaggi che lo circondano. La sua mostra appena chiusa nel vicino centro congressi è stata vista da più di 200 persone in pochi giorni: molti hanno voluto stringergli la mano per ringraziarlo delle emozioni che quelle immagini hanno trasmesso. «Una bella esperienza -si schernisce Cristian- ora vorrei farne un'altra, ma con altri fotografi, proprio per proporre le stesse montagne, gli stessi paesaggi visti con occhi diversi, vedremo...». Bici, macchina fotografica: l'idea di unire queste due passioni non ha tardato a materializzarsi e così oggi Cristian sale in sella con una macchina fotografica e accompagna i turisti che glielo chiedono in un tour lungo i sentieri con soste dedicate ai clik: «Spiego tecniche, suggerisco inquadrature, mostro possibili soggetti, poi risaliamo sui pedali e via per un altro scorcio». Lezioni di foto itineranti, dunque, con bici a noleggio in posti che i bellunesi amano, ma che non tutti conoscono. Ora l'idea è programmare un'escursione di più giorni con tende e viveri al seguito, restando in quota addormentandosi al sibilo lieve del vento e con le luci della città laggiù in fondo. «Ci sto pensando, vediamo come fare». In bici, con la tenda, da solo Cristian andrà invece in Norvegia appena la stagione in Nevegal finisce, un sogno che coltiva da tempo per vedere l'aurora boreale e fermarla sulla sua macchina fotografica.
Giovanni Longhi - Gazzettino